Genealogie dei principali Nomi della casata

Faruffini (I)

(secondo il Ghilini , documentazione Gasparolo)




Genealogie dei principali Nomi della casata

Antonio

Nel 1412 intervenne al lodo pronunciato nella controversia fra i Feruffini ed il Comune di Sezze. Compare il 1452 come procuratore di Francesco Sforza per trattare a Genova un prestito in danaro.

Giovanni

Consigliere ducale, il 9 ottobre 1451 riceve il feudo di Sezze.

Domenico

Segretario ducale riceve in dono dal Duca di Milano il 20 marzo 1443 diverse proprietà nel territorio di Vigevano (terreni denominati "la Sforzesca"). La donazione viene confermata il 7 gennaio 1448.

Il 22 marzo 149 Domenico Feruffini dona all'erigendo ospedale di San Matteo di Pavia tutti i territori della Sforzesca vigevanasca, con il beneficio di cento ducati d'oro ai suoi discendenti che si fossero fatti ecclesiastici. Ultimo beneficiario del privilegio della donazione fu Don Francesco Faruffini, sacerdote spretatosi per seguire Garibaldi come patriota nei moti per l'unificazione d'Italia.

Domenico, insieme al fratello Giovanni, ebbero dal Marchese del Monferrato i feudi di Sezze e Castelspina

A causa di infermità venne dispensato dalla carica di segretario ducale e successivamente vesti l'abito talare, nei feudi venne riconfermato il fratello Giovanni.

(Dall'archivio dell'Ospedale di San Matteo di Pavia, A-B fogli 4, risulta che Domenico Feruffini di Antonio è di Alessandria).

Luchino

Di lui si sa solo che era Dottore in legge, probabilmente è anche lui figlio di Antonio.

Filippo

Segretario ducale. Con il fratello Luchino Bernardino, il 5 maggio 1463 riceve dal Duca il feudo di Candia Lomellina, in cambio di quelli di Sezze e Castelspina, trattenendo però in Sezze i dazi di osteria, forno e macello.

Per il feudo di Candia Lomellina si ha una ricognizione di Filippo e Luchino B. avanti al

Duca il 20 marzo 1470, seguita da una il 28 dicembre 1477 ed un altra il 31 dicembre 1481.

Nel 1488 Filippo ottiene da un tal Giuliano Bossio un prestito al 16% alla città di Alessandria che doveva versare al Duca di Milano un tributo straordinario destinato a costruire la dote della di lui sorella Bianca.

Galvagno

Abate in San Pietro in Bergoglio e Vicario generale della diocesi di Alessandria nel 1462.

Francesco

Come per altri membri è incerta la sua appartenenza a questo ramo della famiglia, ciò a causa dell'accavallarsi di nomi simili e dello stesso cognome in documenti e attestati dell'epoca, e rimanendo meno noti di quei Faruffini che seguirono la carriera ducale. Tuttavia, come per questo Francesco, vi sono spesso dei richiami in atti familiari che ci permettono di sostenere la configurazione dell'albero genealogico così come è stato rappresentato dal Ghilini.

Nell'Archivio di Stato di Milano è citato un Francesco che prende in fitto, col fratello Guiovanni, la Cà d'Olmo. Un altro Francesco è il padre del notaio Giovanni Giacomo, altro è giureconsulto, ed altro ancora come risulta dall'archivio di Stato a Milano abitava in Lodi).

Antonio

Signore di Candia Lomellina , gran priore di Lombardia. Nel 1514 ministro tra i senatori di Milano (A. Valle opera (?), 4°, p. 330-331) abitava in Alessandria in contrada Rezola. Nel 1496 eresse il mausoleo in memoria del padre e dei fratelli in Santa Maria delle Grazie a Milano.

Domenico

Discepolo del Filelfo, chiamato nel 1482 alla cattedra di Diritto Canonico in Pavia, morto in Milano e sepolto in San Maria delle Grazie. Ecclesiastico e Protonotaro Apostolico, riunisce in sé diversi "benefizi".

Il 1° febbraio 1492 il Duca autorizza Domenico Faruffini, malgrado la sua qualità ecclesiastica,a succedere nel feudo di Candia in mancanza del fratello Alberto e dei di lui figli maschi.

Alberto

Segretario ducale, sostituì suo padre Filippo nel 1490. Morto in Milano nel 1496 e sepolto in Santa Maria delle Grazie.

Alberto Feruffini di Sezze con atto del 13 settembre 1496 fa un legato a favore della Chiesa di Bandiazzo.

Giovanni

Professore di (?)-leggi, consigliere ducale. Morto in Milano e sepolto in Santa Maria delle Grazie.

Giovanni Francesco

Figlio naturale di Antonio (nell'Archivio di Stato di Milano e nelle Carte Alessandrine vengono rammentati altri Giovanni Francesco con diverse ascendenze.

Filippo

Secondo figlio naturale di Antonio, cavaliere Gerosolimitano, commendatore di Santa Maria Maddalena, priore del priorato di Milano.

Clara

Figlia di Giovanni Francesco e Ippolita, sposa Giovanni Agostino Negrisole di Ferrara. La madre vedova sposa il terze nozze Francesco Negrisole: il 30 dicembre 1540 vendono a Sebastiano Gassa i dazi dei forni dell'osteria e del macello di Sezze.


Faruffini (II)

(Archivio comunale di Alessandria e documenti di antiche famiglie)

genealogia 2

Giacomo

Figlio di Pietro, interviene nel Lodo pronunciato nel 1412 tra i Feruffini e Sezze. Posteriori sono altri due Giacomo: il primo il 31 dicembre 1480 podestà di Varzi alle dipendenze dei Marchesi di Varzi, eletto il 12 gennaio 1487 pretore di Candia. Il secondo notaio nel 1520 (Liber Crucis del comune di Alessandria: 243 b e 244 f).

Guglielmo

Citato negli "istrumenti" del 6 giugno 1466 (rogato Feruffini) e del 28 febbraio 1476 (rogato Lanzavecchia) (fonte Archivio di S. Maria di Castello pp.202).

Probabile podestà di Valetarro, carica perduta in seguito alla infeudazione del territorio da parte del Duca Visconti (sec. XV).

Gerolamo

Citato negli "istrumenti" del 4 marzo 1519 (rogato Feruffini) e del 21 novembre 1547 (rogato Pettinare). Coevo di altro Gerolamo trasferitosi a Ferrara ove ebbe la contea di Sali nel ferrarese, e padre a sua volta di Alessandro, la cui genia si spegne però con l'unica figlia Ippolita (Orlando Furioso canto 36) 4.

Alessandro

Citato nell' "istrumento" del 22 agosto 1533 (rogato Feruffini). Ottiene dal Duca di Milano l'esenzione dagli incarichi il 25 luglio 1528.

Guglielmo Antonio

Citato nel testamento del 23 settembre 1619 estratto dalle filze del notaio Alessio, autentico Roberti.

Raffaele

Citato nell' "istrumento" del 6 marzo 1515 (rogato Feruffini).

Cesare

Citato nel testamento del 18 novembre 1610 (rogato Feruffini, estratto Inviziati).

Lorenzo I

Citato nel testamento del 18 novembre 1610 (rogato Feruffini, estratto Inviziati).

Antonio Maria I

Fede parrocchiale 2 giugno 1742.

Lorenzo II

Nato il 22 novembre 1683, fede parrocchiale del gennaio 1766.

Antonio Maria II

Nato il 9 gennaio 1725, fede parrocchiale del gennaio 1766.


Faruffini (III)

(Archivio di Stato di Milano, famiglie, carta delXV sec.)

Paolino

Fu tutore, col fratello Guglielmo, dei figli del loro fratello premorto Adornino, da quanto appare da un atto di supplica al Duca per parte dei pupilli che chiedevano ragione delle amministrazioni.

Adornino

Si trova una nota su Adornino in una carta del XVI' sec. (archivio di Stato di Milano) che lo ricollega alla Famiglia Sezzadiese in quanto, essendo protonotaro apostolico e trovandosi in difficoltà finanziarie, garantiscono per lui, presso il Vescovo di Alessandria Monsignor Guasco, che aveva versato cauzione di 300 ducati d'oro: Antonio Feruffini (cavaliere gerosolimitano), Giovanni Giacomo Feruffini, Vincenzo Calcamuggi dè Feruffini, Stefano Feruffini (fu Facio di Sezze), Guglielmo Calcamuggi dè Feruffini.

Filippo

Si trova una nota che lo riguarda (sec. XV) per controversie con i fratelli Giovanni Francesco e Giovanni presso il Duca.

Giovanni Antonio

Cancelliere ducale (A. Valle opera(?), 4, p. 332, cita un Giovanni Antonio nato nel 1445 vescovo di Savona nel 1474).

Giovanni Luchino

Confermato quale sindaco della camera ducale al bosco alessandrino.


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