Ospedale San Matteo di Pavia: nel
catalogo documenti dell'amministrazione dell'ospedale a p. 811 (archivio
dell'ospedale A - B - ff 4) è menzionata la donazione dei territori della
Sforzesca (Vigevano) fatta da Domenico Faruffini il 22 marzo del 1449. In
conseguenza della fondazione di tale Ospedale la Famiglia Faruffini fu ascritta
al Patriziato Pavese con l'appellativo di nobile, patrizia di Pavia e Milano.
Con origine alessandrina è anche ricordata nell'elenco delle
famiglie già costituenti l'antica Università dell'arte "vitrea altarese".
Con l'atto di donazione sopra citato erano fatti salvi i diritti familiari
dei faruffini su taluni benefici (cappellano nella Cappella di (?)) in favore di
Faruffini, maschio o femmina, che si fosse dato al sacerdozio o al velo
monacale.
Carta del 5 maggio 1463 con la quale si concede il dazio
dell'imbottato del vino e delle biade di Candia Lomellina ai fratelli Filippo e
Luchino Faruffini.
Carta del 20 marzo 1470 giuramento per il feudo di Candia da
parte di Filippo e Luchino Faruffini.
Carta del 28 novembre 1477 conferma del feudo di Candia ai
predetti da parte della Duchessa Bona e del Duca Giovanni Galeazzo Maria Sforza.
Carta del 31 dicembre 1481 conferma in capo al solo Filippo
Faruffini segretario ducale.
Carta del 1 febbraio 1492 l'abate Domenico Faruffini, figlio
di Filippo, è autorizzato a ritardare il giuramento per Candia Lomellina.
Fonte (?):
nel 1481 il feudo
sarebbe stato venduto dallo Sforza, mentre sarebbero rimasti salvi i benefici
concessi ai Faruffini l'anno precedente. Che i Faruffini conservassero i
privilegi gentilizi su Sezze, come confermato anche da Ludovico il Moro, è
dimostrato anche dal fatto che anche in seguito i familiari si nominarono "di
Sezze".
Fonte (?):
quando
l'alessandrino venne sotto la Casa Savoia, Vittorio Amedeo II lo avrebbe
concesso, nel 1700 circa, insieme al titolo di Marchese di Sezze ad un ramo
della famiglia Ghilini dè Faruffini ormai estinto (questa informazione risulta
controversa).
Documento in Archivio dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro:
"Confesso io sottoscritto Vice Tesoriere della Sagra Religione et Militia dei
SS. Morizio et Lazaro havo havuto et ricevuto dal Sig. Capitano Ottavio
Faruffini Marchese di Sezze la somma di scudi centocinquanta d'oro-Italia per il
deposito del suo passaggio all'abito di cavaliere di detta Sagra Religione. Per
quali scudi centocinquanta d'oro quitto detto Signor Capitano et chi spetti. In
fede ... Torino li 13 ottobre 1653 Antonio Agrisani quitto come sopra".